Thursday, April 13, 2006


Anno - 1550

Titolo - " Sardinia Insula "

Tecnica - xilografia

Autore - Sigismondo Arquer

Sta in - " Cosmographia Universalis - Libri VI - In quibus iuxtas certioris fidei scriptorum traditionem describuntur omniu habitatis orbis partiu situs, propiae dotes regionum topographicae effiges terrae ingenia, quibus sit ut tam differentes et varias species res et animatas et inanimatas, ferat -

Animalium peregrinorum naturae et picturae - Nobiliarum civitat

um icones et descriptiones, Regnorum initia, incrementa et turbationes. Omniu gentium, mores, leges, religio, res gestae, mutationes: Item regnum et principum genealogiae. Auctore SEBAST. MÜNSTERO". Basileae apud Henrichum Petri, mense martio, anno salutis MDL.

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Anno - 1570

Titolo - " Sardinia "

Tecnica - incisione su rame

Incisore - Frans Hogenberg

Sta in - " Theatrum Orbis Terrarum" Anversa, ex Officina Plantiniana

Autore - Abramo Ortelio

Questa carta appartiene a quello che è considerato il primo vero atlante moderno, ovvero il "Theatrum Orbis Terrarum" stampato ad Anversa nel 1570 ad opera di Abramo Ortelio. Questo atlante includeva 70 nuove ed originali carte di diversi autori, rappresentate in 53 tavole incise in rame da Frans Hogenberg e tutte disegnate con un criterio uniforme. Quest'opera, come già accennato, costituisce il primo atlante di carte geografiche

compilate sistematicamente con la collaborazione della maggior parte dei geografi dell'epoca, tra cui molti italiani, in base alle conoscenze e ai risultati delle ultime esplorazioni. Nell'atlante in una sezione separata dal titolo "Catalogus Auctorus" l'Ortelio segnalò ottantasette nomi di cartografi tra cui trentatre figuravano come autori delle carte. Dell'atlante, tra il 1570 e il 1612, ne furono stampate circa trenta edizioni in sette diverse lingue arricchite sempre più da numerose carte. L'allegato all'atlante il "Catalogus Geographorum" o "Catalogus Auctorus" comprese fino a 183 nomi di cartografi e geografi e le carte raggiunsero il numero di centosessantasette, comprese le carte storiche inserite nel "Teatrum Orbis Parergon". Questo atlante, con le stesse carte, fu pubblicato anche in edizione tascabile di mm 205 x 140, tra cui quell pubblicato a Venezia nel 1655 nella stamperia Turrini e nel 1667 da Scipion Banca, dal titolo "Theatro del Mondo. Nel quale

distintamente si dimostrano, in Tavole, tutte le Provincie, Regni, e Paesi del mondo; con la descrittione delle città, territori e castelli, monti , mari, ... Ridotto a intera perfettione, et in questa piciol forma, per maggior commodità dè viaggianti. Venetia Per Scipion Banca".

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Anno - Inizi XVII secolo

Titolo - " Insularum Sardiniæ et Corsicæ Antiqua Descriptio "

Tecnica - incisione su rame acquerellata a mano

Sta in - "Insular aliquot Aegaei maris antiqua descrip. ex conatibus geographicis Abrahami Ortely Antuerpiani, sive veteris geographiae aliquot tabulae"

Autore - Abramo Ortelio

Questa carta dell'Ortelio compresa assieme ad altre nove isole, tra cui Euboea, Chios, Lemnos, Lesbos, Rodhus, Icaria, Samus,ecc. in un'unica grande tavola dal titolo "Insular aliquot Aegaei maris antiqua descrip. ex conatibus geographicis Abrahami Ortely Antuerpiani, sive veteris geographiae aliquot tabulae" fu pubblicata ad Amsterdam agli inizi del secolo XVII da Johannes Jansson in un'atlante non ben definito. Il Piloni nel volume "Carte Geografiche della Sardegna" parla di una carta dal titolo "Insularum Sardiniae et Corsicae Antiqua Descriptio" che sta, assieme alle isole dell'Egeo, alla tavola 45 dell'atlante "Novus Atlas sive Theatrum orbis Terrorum...in VI Tomos distinctus" conosciuto anche col titolo "Niew Atlas, ofte Werelt-beschrijnge vertoonende de voornameste rijcken ende landen des gheheelen aerdt-bodems...Amstelodami, Apud Joannen Janssonium" pubblicato dal Jansson nel 1657 dove alla tavola 28 era un'altra carta dal titolo "Insulae Sardiniae Nova et accurata Descriptio"; nel volume "Imago Sardiniæ" pubblicato dal Consiglio Regionale della Sardegna, non si da una reperibilità certa e si legge "...faceva parte di un atlante dell'Ortelio, forse di un Parergon,...Essa potrebbe altresì essere proveniente dall'Appendix alle opere di Ortelio e Mercatore che Jansson pubblicò con Jodoco Hondio a partire dal 1633." .

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